Martedì, 10 Settembre 2013 09:06

Italiani popolo di agricoltori

Nel Belpaese crescono i “contadini fai da te”

 

Nel Belpaese crescono i “contadini fai da te”, raggiungendo la cifra non proprio secondaria di 6,8 milioni di italiani coinvolti nell’agricoltura non solo professionale ma anche amatoriale. In aumento il fenomeno dei “green lovers” (coltivazione per passione di orti, giardini e terrazzi) alla ricerca di cibi sani e benessere. Questo uno dei punti di arrivo della ricerca ad hoc diNomisma che, ha tentato di rispondere anche alla domanda se si tratti di un segno dei tempi di crisi oppure una vera e propria moda.

Per Silvia Zucconi, Coordinatore Area Agricoltura e industria alimentare Nomisma: “gli italiani sono un popolo di agricoltori non solo perché in Italia ce sono 1,6 milioni di professione le cui aziende agricole coinvolgono altri 1,3 milioni di persone (coniuge o altri familiari) ma anche perché ha grande rilievo l’agricoltura per passione. Nomisma ha realizzato un Osservatorio sull’agricoltura amatoriale che ha monitorato 3,9 milioni di persone che per hobby coltivano un terreno agricolo (1,2 milioni, 2,4% della popolazione maggiorenne) o un orto (2,7 milioni, 5,3% della popolazione con più di 18 anni). Se poi si amplia il campo di osservazione agli amanti del verde gli italiani coinvolti sono oltre 10 milioni: 4,5 milioni di italiani che curano per passione un terrazzo, 3,5 milioni che curano un giardino, oltre a chi ha un orto o un terreno da cui trae prodotti per il consumo familiare”.

“Il fenomeno dei “green lovers” - continua Silvia Zucconi - che coinvolge soggetti esterni al settore primario - ha assunto negli ultimi anni un rilievo sempre maggiore evidenziando uno scenario di forte partecipazione sociale”. E’ da notare come nella maggior parte dei casi (65%) l’attività di coltivazione degli orti viene esercitata sul terreno che circonda la casa in cui si risiede e la superficie media degli orti si aggira intorno a 159 mq. E’ inoltre in aumento il tempo medio dedicato alla cura dell’orto; il 42,7% degli italiani afferma di dedicare fino a 5 ore a settimana alla coltivazione amatoriale e il 10,5% più di due ore al giorno. Sono oltre 40.000 gli ettari destinati agli orti coltivati per passione. Gli appassionati si presentano come una categoria molto trasversale (non solo pensionati e casalinghe ma anche liberi professionisti e impiegati, oltre il 10% è laureato) dal punto di vista sociale.

L’età media di chi coltiva l’orto per passione è di 60 anni anche se la tendenza vede un abbassamento dell’età soprattutto perché agli orti urbani in molto città hanno ora accesso anche i giovani e soprattutto perché c’è un forte ritorno alla terra, favorito certamente anche dal contesto congiunturale difficile. La tendenza ad avvicinarsi a questo hobby è determinata soprattutto dalla possibilità di consumare alimenti sani e genuini (60,2% dei coltivatori di un orto per passione) oltre che dalla possibilità di rilassarsi eliminando lo stress della vita quotidiana (31,8%).

Motivazioni di benessere personale, sociale e psicofisico, che l’attività orticola può determinare se e solo se condotta come hobby. Non possiamo dimenticare un altro fenomeno interessante collegato alla coltivazione dell’orto su suolo pubblico: gli orti sociali o urbani. Secondo i dati Istat, ben 44 comuni capoluoghi di provincia presentano aree dedicate agli orti urbani (si contano circa 18.700 orti sociali dedicati agli anziani) con un concentrazione maggiore nel Nord Italia. “Un cambiamento sociale che non passa certo inosservato”, conclude la ricercatrice Nomisma.

Autore: Giuseppe Paracelso