In questa sezione materiali per un approfondimento dell'attualità da vari punti di vista.
Altri documenti nella sezione documenti:
L’Italia è leader in Europa per percentuale di campi coltivati con metodo biologico, ma pare non accorgersene.
Nonostante l’UE abbia indicato come centrale la scelta del bio con le Strategie Farm to Fork e Biodiversità, l’agroecologia rimane ai margini del dibattito e delle scelte politiche.
Non solo la legge stenta ad essere approvata dopo anni di attesa, ma il Piano nazionale di ripresa e resilienza si dedica pochissimo spazio all’agricoltura e ancor meno al biologico
Non è una scelta oculata, e soprattutto non è la scelta che permetterà l’avvio di una vera attività di decarbonizzazione della nostra economia. È questo il centro del Quaderno di Cambia la Terra 2021: in sei capitoli molto divulgativi, scritti da esperti delle associazioni e del mondo della ricerca, il Quaderno spiega perché una transizione biologica non sia solo una possibilità, ma una necessità.
Cambia la terra – No ai pesticidi, sì al biologico è un progetto di informazione e di sensibilizzazione promosso da chi non fa uso di pesticidi e fertilizzanti di sintesi, da chi produce e vende prodotti puliti, da chi vede un altro futuro per il nostro Paese.
Nasce nel 2017 per iniziativa di FederBio, assieme a ISDE- Medici per l’ambiente, Legambiente Onlus, LIPU, Slow Food Italia e WWF Italia. È sostenuto, in maniera trasparente, da alcune delle più importanti aziende del biologico italiano.
Cambia la terra è strumento di informazione e approfondimento per capire gli effetti sull’ambiente e sul nostro organismo dell’agricoltura industriale; per informare i cittadini e per cambiare le nostre abitudini alimentari. Il termine “cittadini” (anziché “consumatori”) non è usato casualmente: in quanto cittadini vogliamo avere un ruolo attivo nella nostra alimentazione. Perché le scelte che facciamo hanno un impatto sul nostro presente e sul nostro futuro
Scarica il quaderno QUI
materiali per un convegno:
Dove va il biologico? Cambiamenti nei modi di intendere la sua produzione, distribuzione e consumo
Valli Unite 18 gennaio 2020
PROGRAMMA
Comunicazioni
dopo il saluto di Ottavio Rube e una breve introduzione da parte dei promotori dell’ iniziativa, interverranno:
Le trasformazioni nel mercato e nella distribuzione del biologico e le prospettive attuali
Lo stato dell’agricoltura biologica, la sfida ambientale e il progetto Polyculturae
Una delle evoluzioni del biologico in vigna e in cantina: un passo oltre la certificazione
Costruzione di filiere, sviluppo del territorio e sfide attuali
L’evoluzione della distribuzione e del consumo biologico e il progetto Humus
Orario dei lavori: 09.30 -13.00 e 14.30 -17.30
Modalità di lavoro:
La consegna ai relatori è quella di esporre in tempi contenuti (15’-20’) i dati e le analisi che stanno alla base delle loro visioni, delle loro pratiche e iniziative.
La modalità seminariale prescelta prevede di dedicare buona parte della mattina ai contributi del panel di relatori preservando comunque lo spazio per una discussione generale prima di pranzo. Nel pomeriggio la riflessione collettiva potrà proseguire in piccoli gruppi o in plenaria, a seconda degli interessi emersi nella discussione della mattinata. In ogni caso sarà preservato uno spazio per la chiusura dei lavori in plenaria.
I lavori verranno registrati e una loro sintesi sarà in seguito resa disponibile a cura degli organizzatori.
Materiali preparatori:
G. Canale e M. Ceriani: Per una storia del biologico in Italia - un primo risultato della nostra ricerca su cui ci piacerebbe avere vostre osservazioni e suggerimenti
Link utili
P.P. Poggio: Le tre agricolture: contadina, industriale, ecologica - n° 27 Altronovecento
Rapporto IPBES: Rapporto di valutazione globale sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici
Rapporto IPES Food 2019: Verso una politica alimentare comune per l’Unione Europea
http://ipes-food.org/_img/upload/files/CFP_ExecSummary_IT.pdf
Manifesto Bio 2030: presentato in occasione del SANA 2019
Progetto Polyculturae: verso una certificazione della agrobiodiversità
http://www.polyculturae.it/category/chi-siamo/
Progetto Humus: Rete sociale per la bioagricoltura italiana
Ifoam Organic International: Per una produzione agricola e un consumo realmente sostenibili
https://www.ifoam.bio/en/system/files/products/downloadable_products/organic3.0_italian.pdf
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Sintesi, molto concisa, di quanto emerso:
Ci sono mani che gettano i rifiuti nell'ambiente e mani che riciclano e riusano e creano piccoli corti di animazione.
articolo di Paolo Pileri del 9 febbraio 2018
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