Se la PAC si mangia la transizione | |||
Sabato 21 Novembre 2020, 09:30 - 12:30 |
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I fondi pubblici stanziati con la PAC (la Politica Agricola Comunitaria) sono davvero destinati alle aziende agricole che producono maggiori benefici per la società, l’ambiente e i consumatori? Cioè: cibo sano per i cittadini, tutela della biodiversità, manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio e mitigazione dei cambiamenti climatici? La PAC può essere uno strumento finanziario che favorisce la transizione ecologica, un’economia più equilibrata, l'attuazione degli accordi internazionali, dalle strategie UE per la biodiversità e Farm to Fork al rispetto degli accordi di Parigi sul clima e quale sarà il suo contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite? “Le richieste della coalizione Cambiamo Agricoltura vanno nella direzione di una PAC che inverta il meccanismo iniquo di ripartizione dei fondi destinati all'agricoltura in virtù del quale, soprattutto in Italia e nei Paesi dell'Est Europeo, oltre l'80% delle risorse finiscono nelle tasche di meno del 20% dei beneficiari, premiando le grandi e grandissime aziende ma penalizzando così proprio quelle agricolture, dal biologico a quella delle aree montane, che avrebbero più bisogno di essere sostenute nello sforzo di produrre cibo sano e allo stesso tempo di mantenere vitale la comunità delle aree rurali sempre a rischio di abbandono” afferma Damiano Di Simine, della coalizione Cambiamo Agricoltura. Insieme ne parleremo in questo incontro. |
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