Mercoledì, 08 Gennaio 2014 12:10

La cicoria: la pianta poco amata dagli insetti

Sarà perché si coltiva in inverno, sarà perché è ricca di sostanze amare repellenti, sta di fatto che la cicoria è una pianta che non ha tanti problemi con gli insetti. Dato che non hanno i sistemi di termoregolazione degli uccelli e dei mammiferi, questi animali, infatti, in inverno cadono in una sorta di letargo che prende il nome di diapausa. Ecco spiegato perché non li vedete tor‎mentare i vostri vegetali durante la stagione fredda. ricordo, en passant, che gli insetti non hanno il sangue, ma l’emolinfa, un liquido che circola nel loro piccolo corpo trasportando le sostanze nutritive e gli ormoni ai vari organi.

Il nostro sangue invece trasporta anche l’ossigeno e si carica di anidride carbonica attraverso una molecola – l’emoglobina – responsabi‎le del suo colore rosso. È per questo motivo che non ho detto che gli insetti sono animali a sangue freddo come sono i rettili.

Ma basta con gli sproloqui da ento‎mologo, torniamo alla cicoria. Come accennato, uno dei motivi per cui non vediamo molti insetti infestarla sta nel gusto amaro di questo bellissimo e buonissimo ortaggio. L’abbiamo visto nei precedenti articoli di questa rubrica: le piante, per difendersi, infarciscono i propri tessuti con so‎stanze (metaboliti secondari) assai sgradite a questi ospiti indesiderati. È tipico il caso delle piante aromati‎che: i loro forti odori servono proprio per allontanare i nemici a sei zampe. Anche il gusto amaro della cicoria deriva da un metabolita secondario che la pianta produce per allontanare i propri nemici. Saranno dannosi per gli insetti, ma agli esseri umani que‎sti metaboliti piacciono moltissimo, specie se saltati in padella con aglio, olio e peperoncino. Anzi, queste so‎stanze non solo sono buone ma sono anche benefiche. Anche la cicoria è ricca di proprietà nutritive.

Ma cosa mettiamo in padella?

Possiamo quindi stare sereni e godercela saltata, sicuri che non ci sia alcun residuo di pesticida? Asso‎lutamente no, anche in questo caso dobbiamo stare attenti a quello che mettiamo in padella.

Si dà il caso che alcuni piccoli afidi riescano a passare l’inverno senza andare in diapausa. Questa sorta di “vampiri” vegetariani succhiano la linfa anche a basse temperature, per il tor‎mento della cicoria e dell’agricoltore. Per combatterli, l’agricoltore convenzionale può usare i neonicotinoidi, nuova classe di insetticidi tristemente famosi per il loro contributo alla mo‎ria della api. oppure, se ha un animo un po’ più ecologico, può optare per i piretroidi, sostanze di sintesi che as‎somigliano al piretro naturale. Possie‎dono però una differenza sostanziale: mentre il piretro si degrada in poche ore, i piretroidi impiegano qualche giorno per scomparire dalle tenere foglioline, ma solo in estate, quando il sole splende nel cielo e con la sua forza riesce a rompere i legami mole‎colari e a renderel innocui i piretroidi. In inverno, invece, il sole è fioco, alle volte scompare per giorni dietro a una spessa coltre di nuvole grigie. E allora il piretroide fa un po’ più fatica a degradarsi, e quindi può per‎durare nella verdura più a lungo, fino a far capolino tra l’aglio e il peperon‎cino. Attenzione, anche se assomiglia a una sostanza naturale presenta una tossicità acuta notevole. Infatti è un neurotossico e, a differenza di quello circolatorio, il sistema nervoso degli insetti non è molto diverso dal nostro.

La cicoria bio

E quindi? E quindi è meglio optare per una bella cicoria biologica, facile da ottenere grazie, quando serva, a una piccola dose di piretro natu‎rale, più che sufficiente a debellare un’eventuale infestazione invernale di afidi. Il piretro, poi, si degrada in poche ore alla luce del sole, anche se fioca come quella invernale, scompa‎rendo dalle foglie del nostro amato ortaggio.

Articolo estratto dalla rivista venduta in cooperativa: "Valore alimentare" gennaio 2014