Sarà perché si coltiva in inverno, sarà perché è ricca di sostanze amare repellenti, sta di fatto che la cicoria è una pianta che non ha tanti problemi con gli insetti. Dato che non hanno i sistemi di termoregolazione degli uccelli e dei mammiferi, questi animali, infatti, in inverno cadono in una sorta di letargo che prende il nome di diapausa. Ecco spiegato perché non li vedete tormentare i vostri vegetali durante la stagione fredda. ricordo, en passant, che gli insetti non hanno il sangue, ma l’emolinfa, un liquido che circola nel loro piccolo corpo trasportando le sostanze nutritive e gli ormoni ai vari organi.
Il nostro sangue invece trasporta anche l’ossigeno e si carica di anidride carbonica attraverso una molecola – l’emoglobina – responsabile del suo colore rosso. È per questo motivo che non ho detto che gli insetti sono animali a sangue freddo come sono i rettili.
Ma basta con gli sproloqui da entomologo, torniamo alla cicoria. Come accennato, uno dei motivi per cui non vediamo molti insetti infestarla sta nel gusto amaro di questo bellissimo e buonissimo ortaggio. L’abbiamo visto nei precedenti articoli di questa rubrica: le piante, per difendersi, infarciscono i propri tessuti con sostanze (metaboliti secondari) assai sgradite a questi ospiti indesiderati. È tipico il caso delle piante aromatiche: i loro forti odori servono proprio per allontanare i nemici a sei zampe. Anche il gusto amaro della cicoria deriva da un metabolita secondario che la pianta produce per allontanare i propri nemici. Saranno dannosi per gli insetti, ma agli esseri umani questi metaboliti piacciono moltissimo, specie se saltati in padella con aglio, olio e peperoncino. Anzi, queste sostanze non solo sono buone ma sono anche benefiche. Anche la cicoria è ricca di proprietà nutritive.
Ma cosa mettiamo in padella?
Possiamo quindi stare sereni e godercela saltata, sicuri che non ci sia alcun residuo di pesticida? Assolutamente no, anche in questo caso dobbiamo stare attenti a quello che mettiamo in padella.
Si dà il caso che alcuni piccoli afidi riescano a passare l’inverno senza andare in diapausa. Questa sorta di “vampiri” vegetariani succhiano la linfa anche a basse temperature, per il tormento della cicoria e dell’agricoltore. Per combatterli, l’agricoltore convenzionale può usare i neonicotinoidi, nuova classe di insetticidi tristemente famosi per il loro contributo alla moria della api. oppure, se ha un animo un po’ più ecologico, può optare per i piretroidi, sostanze di sintesi che assomigliano al piretro naturale. Possiedono però una differenza sostanziale: mentre il piretro si degrada in poche ore, i piretroidi impiegano qualche giorno per scomparire dalle tenere foglioline, ma solo in estate, quando il sole splende nel cielo e con la sua forza riesce a rompere i legami molecolari e a renderel innocui i piretroidi. In inverno, invece, il sole è fioco, alle volte scompare per giorni dietro a una spessa coltre di nuvole grigie. E allora il piretroide fa un po’ più fatica a degradarsi, e quindi può perdurare nella verdura più a lungo, fino a far capolino tra l’aglio e il peperoncino. Attenzione, anche se assomiglia a una sostanza naturale presenta una tossicità acuta notevole. Infatti è un neurotossico e, a differenza di quello circolatorio, il sistema nervoso degli insetti non è molto diverso dal nostro.
La cicoria bio
E quindi? E quindi è meglio optare per una bella cicoria biologica, facile da ottenere grazie, quando serva, a una piccola dose di piretro naturale, più che sufficiente a debellare un’eventuale infestazione invernale di afidi. Il piretro, poi, si degrada in poche ore alla luce del sole, anche se fioca come quella invernale, scomparendo dalle foglie del nostro amato ortaggio.
Articolo estratto dalla rivista venduta in cooperativa: "Valore alimentare" gennaio 2014